Tappa 4 – Cammino nel Tigullio dal Monte di Portofino a S. Margherita Ligure

Tappa 4 – Cammino nel Tigullio dal Monte di Portofino a S. Margherita Ligure

Tappa 4: Monte di Portofino – San Fruttuoso – Portofino – Paraggi – Santa Margherita Ligure

Profilo Altimetrico

Profilo elevazione Tappa 4 Cammino nel Tigullio tra Monti, Mare e Borghi

Descrizione Sintetica della Tappa 4 del Cammino nel Tigullio

Nella tappa 4 del Cammino nel Tigullio, dall’agriturismo il Monte si sale per una piccola crêuza dopo cinquanta metri si gira in piano sulla destra. Si sale nuovamente seguendo “I sentieri del Monte di Portofino” si arriva ai 420 m. s.l.m. dove troviamo l’altissimo ripetitore del monte (108 m.). Dopo un’ora si giunge in località Pietre Strette e poi si gira a destra in discesa e si va giù fino al mare raggiungendo così San Fruttuoso di Camogli. Qui potete godervi il mare più blu, più azzurro, più verde, che il nostro Golfo conosca. E’ tutto una magia, dall’Abbazia, alla Torre di Avvistamento, al fondale, al Cristo degli Abissi, ai numerosi ristorantini arroccati tra le insenature. Da qui si prende il battello (si può pagare anche con bancomat e/o carte) per Portofino, circa 20 min. di traversata tra paesaggi e vedute mozzafiato. Giunti a Portofino, consigliamo la visita al Castello Brown ed alla panoramica Chiesa di San Giorgio. Poi lasciamo il borgo salendo dal lato destro della Piazzetta dove incontriamo l’altra Chiesa quella del Divo Martino e subito a fianco la carrozzabile. Ora è tutto in piano per altri 5 km.  fino alla bellissima Santa Margherita Ligure, finale di tappa odierno.

  • Livello di Difficoltà: per Tutti
  • Tempo medio di Percorrenza: 4/5 ore circa
  • Lunghezza: 14 km circa

Monte di Portofino – San Fruttuoso di Camogli

Prima di iniziare la quarta tappa, invitiamo i camminatori a prendere contatto con il servizio Battello per la traversata da san Fruttuoso a Portofino in quanto questo potrebbe NON essere garantito in caso di mare ingrossato, telefonando al numero 0185 284670 sul sito web Traghetti Portofino.

Di buon mattino, armati dei nostri fedeli zaini imbocchiamo la salita proprio 10 m. a lato del ristorante dell’agriturismo Il Monte, dove abbiamo trascorso la notte. Superati un paio di cancelli arrangiati alla bene e meglio sbuchiamo su un viale elegantemente fiorito che ci porta alla prima salita ed alle prime indicazioni per “Tutti i Sentieri”.

Ai sentieri del parco di Portofino

La Via inizialmente si mostra molto curata, ma si capisce da subito che ci devono transitare le macchine, ecco il perché degli autobloccanti e della tenuta irreprensibile di tutto il sistema boschivo. Quando abbandoniamo il lusso delle ultime ville, la via assume tutt’altro aspetto. Ma a noi piace così: vero e selvatico come natura è.

Quando le ville finiscono comincia il selvatico

Si sale, anche se in modo non eccessivo ma continuo, la sentieristica è segnalata alla perfezione e perdersi qui sarebbe davvero impossibile. Oggi per alcuni comincerà la vera vacanza: quella fatta di relax, di odori, di silenzi, di spiritualità, di buon cibo, di luoghi paradisiaci, e perfavore abbiate almeno il rispetto per voi stessi di non rispondere al telefono. Nessuno può disturbare questa contemplazione. Io sono per “il giusto mezzo”. È che mi stufo presto di tutto ed ho bisogno sempre di novità che mi tengano accesa la fiamma e l’ardore. Ma non si può obiettare che quello a cui i nostri occhi stanno assistendo sia uno spettacolo davvero unico.

I magnifici sentieri del parco del Monte di Portofino

Dopo aver preso il bivio per “Pietre Strette” finalmente si sente l’odore della quota dove comincia il divertimento dell’andare in piano e poi della ripida discesa verso il gran blu. D’improvviso si staglia di fronte a noi un relitto di guerra: un enorme traliccio carico di antenne, svettante. Ma anche questo vettore di elettrosmog, in tale contesto, pare più da ornamento che di bruttura, e si riesce malgrado tutto a far finta di niente.

L'antenna del Monte di Portofino e le pietre strette

Intanto si scorgono cartelli che ci raccontano della flora e della fauna locale e della coltura del castagno. Eccoci intanto giunti alle “Pietre Strette”. Un luogo davvero suggestivo. Al punto acqua ci sciacquiamo un po’ il viso e riempiamo le borracce. Nonostante la frescura si sente che fuori dalle fronde il sole picchia davvero duro.

Le pietre strette Parco di Portofino

Comincia rapida e snella la discesa a zig zag che in 50 minuti ci condurrà in quel di San Fruttuoso di Camogli e nella magia millenaria del suo borgo. Nel giro di qualche tornante il bosco si cambia d’abito e cominciano a mostrarsi timidi gli ulivi, mentre alle orecchie giungono suoni e gorgoglii d’acqua sorgente. In questa sinestesia dei sensi non vediamo l’ora di arrivare in spiaggia e di concederci alle lusinghe del mare che già da un po’ ci sta chiamando all’appello.

Vedute di San Fruttuoso di Camogli

Mano a mano che ci avviciniamo, vediamo i primi segni della civiltà ridestarci, sembrava tutto intonso ma poi ecco le prime imbarcazioni, le prime voci che armeggiano sulla battigia. Anche noi vogliamo essere lì e sbizzarrirci in una mondanità perduta nel tempo. Spunta la cupola del campanile, una secolare bellezza luminosa ci abbraccia e ci da il benvenuto a San Fruttuoso.

San Fruttuoso di Camogli abbazia spiaggia e vedute varie

San Fruttuoso – Portofino – Paraggi – Santa Margherita Ligure

Dopo aver fatto un bagno rigenerante, in un’acqua caraibica, ci stendiamo una mezz’ora al sole in attesa del Battello (Primero) che ci condurrà a Portofino; lo storico Plinio il Vecchio lo definì Portus Delphini. Come indicato nella premessa, accertatevi del servizio traversata contattando il numero 0185 284670. In caso di mancato trasporto è possibile raggiungere il borgo percorrendo a piedi uno dei numerosi sentieri che offre il Parco di Portofino. Arrivato il battello ci imbarchiamo per una traversata che dura circa una ventina di minuti. Davanti a noi si stagliano faraglioni e falesie che bucano il mare e ogni tanto fa capolino qualche pino marittimo che ha trovato lì la sua condizione ideale.

Preferiamo non enumerare le ville dei super ricchi che hanno costruito nei punti più disparati le loro dimore dorate. Cerchiamo solo di cogliere il contesto naturale lasciando da parte l’antropizzazione forzata.

Arrivati al vecchio borgo, ci accoglie la piazzetta. Saliamo fino a San Giorgio, arriviamo al faro, e poi, dopo aver consumato un caffè ed un gelato, ci rimettiamo per via.

Vedute di Portofino

Lasciamo la Piazzetta guardando a monte, sulla destra, superiamo la Chiesa del Divo Martino e ci infiliamo nella via che corre al fianco delle colorate abitazioni per poi abbandonarci sulla carrozzabile. Ora si tratta di percorrere 5 Km. pianeggianti di litoranea, con degli scorci di panorama davvero unici, fino a raggiungere il borgo di Santa Margherita Ligure, finale della tappa di oggi.

Superiamo diverse insenature dove si nascondono della spiagge da sogno per giungere a Paraggi famosa per i suoi stabilimenti balneari Top.

Paraggi e dintorni Santa Margherita Ligure

Continuiamo la nostra via, per raggiungere e superare i famosi locali di Capo Nord e del Covo di Nord Est. Passiamo oltre anche alla zona rinomata degli Hotel a 4 Stelle per giungere in un’ora esatta davanti alle pescherie di Santa Margherita. Dopo una bella golata d’acqua fresca, andiamo a fare il check-in nel nostro albergo convenzionato con il Cammino, e stasera ci toccherà gustare i famosissimi gamberi rossi e viola di Santa Margherita Ligure. Che vitaccia!

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    Elenco delle Tappe:

    • Descrizione
    • Tappa 1 (tipologia: terra / montana)
    • Tappa 2 (tipologia: terra / montana)
    • Tappa 3 (tappa tecnica e corta in prevalenza su asfalto di collegamento verso il monte di Portofino)
    • Tappa 4 (tipologia: terra / traghetto / asfalto)
    • Tappa 5 (tipologia: asfalto, mulattiere, e poi in litoranea fino a Chiavari)

    Amantini_M

    Si occupa della gestione dei contenuti, della loro personalizzazione grafica e della SEO dei siti TigullioTrekking.it e di BioTigullio5Terre.it. Lavora in ambito hardware per una linea di strumenti biomedicali. In passato si è adoperato nel campo della sistemistica e della realizzazioni di siti web costruiti in HTML e PHP. Autore di due piccoli volumi: "Un Ribelle Obbediente" e "La mia Sant'Anna - Una Famiglia in Marcia per la Pace e per il Clima"