Cammino Religioso in Liguria tra Storia Tradizioni e Folklore Tappa 5

cammino religioso rapallo e zoagli

Cammino Religioso in Liguria

Tappa 5: Santa Margherita Ligure – Chiavari

Cosa Vedremo:

San Michele di Pagana

Nella quinta tappa del Cammino Religioso in Liguria, salutiamo Santa Margherita Ligure proseguendo in direzione della vicina località di San Michele di Pagana per giungere in primis alla chiesa omonima. L’edificio di culto, originario del secolo XVI, subì importanti modifiche nel XVIII. All’interno si conservano opere di estrema importanza tra cui un crocifisso del Maragliano, nonché due tavole fiamminghe quattrocentesche, ed una di Van Dyck attribuibile alla prima metà del secolo XVII.

cammino religioso chiesa di san michele di pagana

Rapallo

Si tratta di una notissima località turistica internazionale, che ebbe un grande sviluppo in particolare nella seconda metà del XIX secolo. In essa soggiornarono importanti personalità come Guy de Maupassant, Nietzsche, Theodore Roosvelt, Hemingway ecc.
A Rapallo si tennero anche i colloqui di pace susseguenti alla prima guerra mondiale. In realtà la città vanta una lunga storia, che ha origini medievali citata in un atto del 964 per la vendita di un terreno e successivamente in alcuni atti della seconda metà del secolo successivo quando si ricordano assalti pisani (1076-1079) e l’esistenza di consoli nel 1171.
Il borgo fu inserito nell’organizzazione amministrativa della Repubblica di Genova, che andava come stato propriamente detto dalla Podesteria di Voltri al Tigullio, e nel 1229 gli abitanti giurarono fedeltà allo stato genovese.
Il borgo ebbe importanti vicende marinare, partecipando a sostegno di Genova alla battaglia della Meloria in cui fu sconfitta la flotta pisana mentre subì come tutte le località costiere l’assalto dei pirati saraceni. Quello guidato dal pirata Dragut il 4 luglio 1549 fu particolarmente pesante poiché la città venne saccheggiata e furono fatti molti prigionieri. Successivamente Rapallo seguì le vicende storiche genovesi fino alla nascita della Repubblica Ligure e alla successiva unificazione con il governo del Regno di Sardegna.

Castello sul mare:
Esso venne edificato a protezione dell’abitato dopo l’assalto di Dragut del 1549 poiché la città non disponeva di un adeguato sistema difensivo se non torri di avvistamento o poco più. La costruzione fu particolarmente faticosa per la continua assenza del denaro occorrente, tanto che alcune volte i lavoratori dovettero scendere in sciopero perché non veniva pagato loro lo stipendio. L’opera di costruzione terminò nel 1551, ma le vicende finanziarie fra il Governo genovese e la comunità locale continuarono ad essere parecchio tormentate. Oggi il castello, dichiarato monumento nazionale, è proprietà del Comune, che lo utilizza per finalità culturali.

Basilica dei Santi Gervasio e Protasio:
La chiesa ebbe sicuramente origini romaniche ma l’attuale assetto fu realizzato nel periodo neoclassico dopo che una rovinosa alluvione che la danneggiò molto seriamente nel 1794. Un primo restauro in senso barocco, ci fu agli inizi del XVII secolo.
La chiesa ha tuttora un campanile pendente e furono numerosi i tentativi (ultimo nel 1813) per tentare di renderlo più diritto.
Nella chiesa vi sono numerose opere del barocco genovese dalla vasca battesimale del sec. XVII fino a opere di Giovanni Andrea Ferrari, Gio Bernardo Garvo, Domenico Piola e infine l’altare in marmo del presbiterio, realizzato dallo scultore Bernardo Schiaffino per la chiesa di Santa Chiara da Montefalco e qui trasportato nel 1919 dopo la soppressione del convento, avvenuta anni prima.

cammino religioso veduta di rapallo

Zoagli

La cittadina fu feudo dei Fieschi indi passò sotto il governo della Repubblica di Genova, seguendone le vicende storiche. Zoagli fu pesantemente bombardata durante la seconda guerra mondiale allo scopo di colpire il nodo ferroviario. Il bombardamento più pesante fu quello del 27 dicembre 1943 in cui furono distrutti comune, ospedale civico, sede parrocchiale e vi furono numerose vittime. La piazza principale del borgo porta il nome di quella triste giornata (Piazza XXVII Dicembre). Oggi è un’accogliente borgo di origini marinare, prevalentemente turistico balneare.

Chiesa di San Martino:
La chiesa subì numerosi danni per i bombardamenti subiti durante la guerra, che colpirono l’edificio ascrivibile al secolo XVII. In esso si conservano due statue attribuite alla scuola del Maragliano e una tela del secolo XVII. All’interno si troverebbero pure parte delle ceneri di San Giovanni Battista, portate a Genova da un comandante zoagliese di ritorno dalla Prima Crociata.

Chiesa di San Pietro di Rovereto:
La chiesa risale a tempi antichi e fu anche fortificata per un certo periodo allo scopo di difendersi dagli assalti pirateschi. L’attuale stile risale agli inizi del secolo XVII e ai rifacimenti barocchi. All’interno nel coro si conserva un trittico del pittore Teramo Piaggio.

cammino religioso veduta di zoagli centro

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Elenco delle Tappe:

Un sentito ringraziamento all’amico nonché storico ed appassionato di storia locale, Danilo Bruno, che ci ha permesso, grazie alle sue preziose informazioni, di redigere queste cinque tappe del cammino, sotto un aspetto ed una luce diversa, a cui noi aspiravamo. Grazie ancora di cuore da tutto lo Staff di Tigullio Trekking.

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    Cammino Religioso in Liguria tra Storia Tradizioni e Folklore Tappa 4

    cammino religioso in liguria portofino e santa margherita ligure

    Cammino Religioso in Liguria

    Tappa 4: Ruta di Camogli – Santa Margherita Ligure

    Cosa Vedremo:

    San Fruttuoso di Capodimonte

    Nella quarta tappa del Cammino Religioso in Liguria, lasciamo la località di Ruta di Camogli, per immergerci nella vegetazione del Parco del Monte di Portofino. Il borgo di San Fruttuoso di Capodimonte chiamato per abitudine, di Camogli, è una zona d’estrema importanza ed interesse, poiché vi si trova il complesso monumentale dell’Abbazia, oltre alla torre di difesa ed al Cristo degli Abissi.
    Il complesso monumentale:
    Esso è oggi di proprietà dei Fondo Ambiente Italiano (FAI) e conserva al suo interno le tracce di un antico insediamento monastico di probabile origine bizantina. Ad essi seguirono i Benedettini. Già nel XII secolo la famiglia Doria, che ne era proprietaria, fece sopraelevare la struttura di un piano. Nel XIII una sala venne utilizzata come tomba di famiglia e si inserì una cupola sull’antica torre ottagonale. Nel 1562 gli eredi di Andrea Doria fecero costruire la torre, oggi visibile, posta a guardia del borgo, che era per la maggiore parte adibito ad abitazione dei pescatori.
    Solo nel 1933 lo Stato intervenne con un primo intervento di restauro in quanto l’antico plesso versava in uno stato di semi-abbandono.
    Il Cristo degli Abissi:
    Si tratta di una statua, posta in fondo al mare a 17 metri di profondità, che fu realizzata dallo scultore Guido Galletti e fusa dalla fonderia artistica Battaglia. Essa fu collocata il 29 agosto 1954 con le braccia rivolte verso l’Altissimo in segno di pace. L’opera fu restaurata nel 2003 e fu riposizionata il 17 luglio 2004 su un nuovo basamento ad una profondità inferiore.

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    Portofino

    Pur trattandosi di un borgo prestigioso, rinomato soprattutto sotto il profilo turistico, vanta in realtà una lunga storia, tanto da essere citato già in un diploma del 986 di Adelaide di Borgogna, moglie di Lotario II, Re d’Italia. In questo documento si evince che lo stesso venne donato ai monaci dell’Abbazia di San Fruttuoso. Successivamente nel 1072 il borgo avrebbe resistito ad un assalto dal mare da parte della flotta pisana.
    Nel 1175 la cittadina fu sottoposta al governo del Comune di Rapallo per poi divenire nel 1229 parte della Repubblica di Genova.
    Il borgo ne seguì le vicende comprese quelle di alcune famiglie genovesi fino a giungere nel 1513 alla completa riaffermazione del dominio genovese. Indi seguì le vicende dell’antica città compreso il passaggio al Regno Sabaudo.
    Nel 1944 vi fu infine l’eccidio dell’Olivetta, dove nella notte fra il 2 e il 3 dicembre, venti patrioti furono trucidati dai nazifascisti.

    Chiesa di San Giorgio:
    L’edificio venne probabilmente edificato in periodo altomedievale probabilmente sopra una precedente costruzione a finalità cultuali. Nel 1691 e poi nel 1760 la chiesa fu radicalmente rivista e riorganizzata, mentre durante la seconda guerra mondiale, fu completamente distrutta da un’incursione aerea.
    Essa fu integralmente ricostruita ed all’interno della chiesa sono conservate le reliquie di San Giorgio, patrono di Portofino.

    Castello Brown:
    La costruzione si trova in luogo dell’antico forte di San Giorgio, di origine genovese, che servì a difendere Portofino sia negli scontri fra le famiglie genovesi che da possibili attacchi barbareschi. La struttura perdette ogni funzione militare nel 1867 in cui fu acquisita dall’allora console britannico a Genova: Sir ‘Montague Yeats Brown’ e passò sotto diversi proprietari britannici fino a tornare al comune nel 1961.

    Chiesa del Divo Martino:
    La chiesa ha probabile origine nell’Alto Medioevo anche se notizie certe si hanno con la consacrazione del 1548.
    All’interno si trovano opere di interesse: un gruppo ligneo della ‘Deposizione del Cristo’ del Maragliano, una Madonna del Rosario di ignoto attribuita al secolo XVII nonché una tela raffigurante i santi Rocco, Sebastiano e Pantaleo, attribuita al secolo XVI.

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    Paraggi

    Paraggi costituisce una delle baie più belle del Levante Ligure ed è divenuta uno dei Luoghi del Cuore del FAI. Dalla località partono pure numerosi e importanti sentieri per il Parco del Monte di Portofino.

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    Santa Margherita Ligure

    Cittadina di origine medievale. Fino al 1229 fu feudo della famiglia Fieschi per poi essere incorporata nella Repubblica di Genova. Vi furono due fatti importanti subiti dalla comunità:

    • Nel 1432 vi fu il saccheggio ad opera della repubblica di Venezia e nel 1549 il sacco da parte dei pirati saraceni guidati dal comandante Dragut.
    • Nel 1797 la città fu annessa alla Repubblica Ligure per poi seguirne le sorti ed essere annessa al Regno Sbaudo dopo la caduta di Napoleone e il Congresso di Vienna. La città, come tutta la zona, conobbe un particolare sviluppo con la ferrovia Ventimiglia-Roma e con i nuovi percorsi stradali. Vi furono pure due stazioni ferroviarie, di cui una a S.Lorenzo della Costa che fu soppressa dopo breve tempo.

    Santuario di Santa Margherita e Nostra Signora della Rosa:
    La Chiesa fu edificata in stile barocco intorno alla metà del secolo XVII ma la statua lignea della Madonna, con il Bambin Gesù ed una rosa in mano, risale probabilmente a tempi anteriori. Ad attestarlo, anche il forte legame fra la città ed il Santuario.
    Secondo un’altra tradizione, durante i lavori di sistemazione all’interno della chiesa nel 1672, sarebbe stata trovata una vasca piena d’acqua e profumata di rose, a cui furono attribuiti poteri miracolosi, in particolare nei confronti dei bambini.
    Il santuario conserva numerose decorazioni a stucco e ad affresco , che sono opera dei pittori torinesi  G. e Luigi Vacca del 1826.
    Le opere interne richiamano poi il Barocco genovese con quadri di Valerio Castello, Paolo Gerolamo Piola, Luca Cambiaso, Giovanni Andrea Ferrari.

    Santuario di Nostra Signora della Lettera:
    La statua con la Madonna e il Bambin Gesù nonché una lettera, sarebbe giunta a Santa Margherita via mare dopo il terremoto nel Sud Italia del 1783. A seguito della decisione dei residenti, che la trovarono dove un gruppo di marinai l’avevano nascosta, venne portata alla chiesa di san Giacomo, che da allora è conosciuto pure con un secondo nome. La chiesa in stile barocco conserva all’interno la statua lignea e opere del pittore Nicolò Barabino.

    Oratorio dei Santi Bernardo e Lucia:
    L’oratorio risale forse a periodi dell’alto Medioevo anche se la prima attestazione documentata è del 1503. Il primitivo oratorio, oggetto di una visita da parte di Mons. Francesco Bossi nel 1582, fu interamente ricostruito nella seconda metà del XVI secolo.
    La confraternita subì poi i provvedimenti e i sequestri disposti dal governo francese e da quello napoleonico fino a tornare ad una vita normale nel XIX secolo. Nella struttura si conservano due opere: una di Bernardo Castello del XVI secolo ed una tela del XV secolo attribuita a Ludovico Brea.

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    Elenco delle Tappe:

     

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      Cammino Religioso in Liguria tra Storia Tradizioni e Folklore Tappa 3

      cammino religioso in liguria valle christi e lazzaretto di bana

      Cammino Religioso in Liguria

      Tappa 3: Sant’Andrea di Foggia – Ruta di Camogli

      Cosa Vedremo:

      San Pietro di Novella

      Nella terza tappa del Cammino Religioso in Liguria, ci troviamo presto, lasciando Sant’Andrea di Foggia, presso la Chiesa di San Pietro di Novella che si trova nel Comune di Rapallo nell’omonima frazione e che si estende nella valle del torrente San Pietro. Bisogna segnalare nei pressi un importante ponte medievale a schiena d’asino.

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      Abbazia di Valle Christi

      La struttura vede la luce nel 1204 a seguito della donazione di un terreno da Tibe e Altilia De Mari al Vescovo di Genova Ottone Ghilini. Una donazione finalizzata a creare un luogo femminile di ritiro spirituale e di meditazione. L’abbazia appartenne prima alle Monache Cistercensi e poi alle Clarisse di S.Agostino ma già nel 1568 con bolla di Pio V il monastero fu sconsacrato e abbandonato.
      La costruzione, che secondo le disposizioni vescovili non doveva ledere i diritti delle chiese contermini, fu edificata in stile romanico ma di essa oggi rimane in piedi molto poco, anche perché dopo il 1568 essa fu progressivamente spogliata delle pietre, che servivano alle famiglie della zona per le proprie costruzioni.
      Nella chiesa si conservava una reliquia di San Biagio, che oggi viene custodita nella Basilica di Rapallo.
      Nella zona si svolgono da numerosi anni festival culturali di notevole interesse.

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      Lazzaretto di Bana

      Nel 1450 a seguito di una epidemia di lebbra Giacomo d’Aste donò un terreno per la costruzione di un Lazzaretto, che fu affidato ai protettori dell’Ospedale Pamattone di Genova. Esso fu restaurato una prima volta nel 1505 ma fu trovato in pessime condizioni dal visitatore aposotolico Francesco Bossi, vescovo di Novara, nel 1582.
      Sulla facciata esterna un dipinto quattrocentesco con la Madonna con Bambino e i Santi Lazzaro, Giacomo e Biagio.

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      Chiesa Millenaria di Ruta

      L’antica chiesa di Ruta, che fu l’unica del paese fino al 1627, ha sicuramente origini molto antiche ma purtroppo un intervento di restauro nel 1905 comportò la probabile distruzione di un ospizio dei pellegrini e la rimozione delle lastre tombali dal pavimento interno, richiamate nella visita apostolica del 1749.
      La chiesa fu pure seriamente danneggiata dalle truppe francesi a seguito della caduta della Repubblica di Genova.

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      Chiesa di San Michele Arcangelo

      La chiesa di San Michele Arcangelo è citata in un atto del 1192 mentre in un altro del 1239 risulta un capitolo di canonici. La struttura di culto fu adibita a fienile e stalla durante il periodo rivoluzionario francese. Fu recuperata e restaurata agli inizi del XX secolo, conservando le due navate introdotte nel secolo XV mentre l’abside risale al XIII secolo.

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      Chiesa di San Lorenzo della Costa

      La Chiesa di San Lorenzo della Costa si presenta a tre navate con notevole espressione del barocco mentre poco o nulla rimane del periodo romanico. All’interno si trova un importante trittico fiammingo denominato di S.Andrea, che è opera proveniente forse da Bruges grazie alla commissione di un mercante locale.
      Nella chiesa si trovano opere di Luca Cambiaso e una statua lignea di Anton Maria Maragliano.

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      Vai alla Guida della Tappa 3

      Elenco delle Tappe:

       

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        Cammino Religioso in Liguria tra Storia Tradizioni e Folklore Tappa 2

        monte manico del lume e monte pegge

        Cammino Religioso in Liguria

        Tappa 2: Montallegro – Sant’Andrea di Foggia

        Cosa Vedremo:

        Passo della Crocetta

        La seconda tappa del Cammino Religioso in Liguria investe una tipica visione del territorio ligure collinare con zone coltivate e ampie aree volte alla macchia mediterranea. Da qui spesso è visibile il mare e in giornate di particolare limpidezza pure la Corsica e il profilo della costa ligure sia a levante che a ponente.
        La zona tocca le vette più alte del comprensorio a cominciare dal Passo della Crocetta a 599 m. s.l.m. per salire fino al Rifugio Margherita a 774 m. s.l.m. con una pendenza accertata del 20.8%.

        passo della crocetta rapallo

        Monte Pegge Rifugio Margherita

        Il rifugio fu edificato dal locale gruppo alpini – CAI Rapallo -, che lo gestisce, nel 1991 in luogo di un’antica struttura militare di osservazione degli aerei, usata durante il secondo conflitto mondiale.
        Tradizione vuole che il rifugio sia stato dedicato alla mamma della proprietaria, che concesse il terreno per l’edificazione.

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        Monte Manico del Lume

        Il percorso raggiunge poi il Manico del Lume a 801 m. s.l.m., dove si trova una croce e un pannello sull’orografia della zona. Da qui è possibile spaziare con la vista in ogni dove, e merita soffermarsi un momento per lasciarsi accarezzare dalla brezza fresca e perché no,  per concedersi un poco di raccoglimento dinnanzi a tanta bellezza.

        monte manico del lume

        Chignero e Sant’Andrea di Foggia

        La discesa raggiunge Chignero frazione del Comune di Rapallo a 380 m. s.l.m. e la locale Chiesa di S. Andrea da Foggia o della Madonna del Carmine, che viene in effetti festeggiata il 16 luglio.
        L’indicazione di ‘foggia’ non indicherebbe la località pugliese ma sarebbe piuttosto l’italianizzazione della versione dialettale di ‘foglia’.

        chiesa santandrea di foggia rapallo

        Vai alla Guida della Tappa 2

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          Cammino Religioso in Liguria tra Storia Tradizioni e Folklore Tappa 1

          cammino religioso in liguria cattedrale chiavari e santuario montallegro

          Cammino Religioso in Liguria

          Descrizione:

          Il Cammino Religioso in Liguria, è un itinerario ad anello con partenza ed arrivo a Chiavari. Il cammino si snoda su circa 65 Km di strade, sentieri e vie e lo si percorre comodamente in cinque (5) giorni e quattro (4) notti. Ecco di seguito le Cinque (5) meravigliose tappe che toccano ed attraversano borghi marinari, luoghi di culto e località turistiche. Per citarne solo alcune: Santuario di Nostra Signora di Montallegro, I Ruderi del Monastero di Valle Christi (Rapallo), Il Lazzaretto di Bana, Ruta di Camogli, San Lorenzo della Costa, San Fruttuoso di Capodimonte, Portofino, Santa Margherita Ligure, San Michele di Pagana, Rapallo e Zoagli.

          Tappa 1: Chiavari – Montallegro

          Cosa Vedremo:

          Chiavari

          La città conserva a Palazzo Rocca importanti testimonianze del proprio passato con l’antica necropoli preromana risalente all’antica popolazione dei Liguri Tigulli. In realtà però l’abitato, come molte altre realtà del territorio ligure, ebbe una sicura origine medievale, di cui oggi si rammenta la citazione dell’antica chiesa di San Giovanni Battista, ricordata nel tessuto urbano fra il 1181 e il 1182 insieme ad altri edifici religiosi, che progressivamente arricchirono il centro urbano.
          La città nei secoli seguì le sorti dell’antica Repubblica Genovese e nei secoli XVII e XVIII nacquero alcuni importanti palazzi come il Palazzo dei Portici Neri e Palazzo Rocca che poi portarono alla progressiva espansione del centro abitato fuori dall’antico nucleo medievale e dalle antiche mura. Chiavari è anche la capitale del Macramè, un merletto creato secondo un’antica tecnica di origini marinare. Si segnala poi la via porticata Carruggio Drito, che costituisce uno dei punti più significativi della città. Nota di curiosità è il passaggio di Dante nella sua Divina Commedia: “Intra Siestri e Chiaveri s’adima una fiumana bella“.

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          Nostra Signora dell’Orto

          La Chiesa parrocchiale di Chiavari è stata realizzata nel XVII secolo con numerosi rifacimenti successivi. Eretta nel medesimo luogo dove si trovava dipinta su di una colonna, in un orto, un’immagine della Madonna tra i Santi Sebastiano e Rocco, curata da Benedetto Borzone nel XVI secolo. La chiesa oggi si presenta in una forma neoclassica con un grande pronao all’ingresso e colonnato con capitelli corinzi, curato dall’architetto Poletti. Nella chiesa oggi a tre navate si riscontrano sculture lignee della scuola del Maragliano e la volta affrescata da Carlo Barrata nel 1805.

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          Nostra Signora delle Grazie

          Si tratta di un edificio di cui si hanno notizie certe dal XV secolo, anche se probabilmente esso ha una origine più antica. Nato inglobando progressivamente altre strutture cultuali già esistenti. All’interno vi sono importanti pareti affrescate risalenti al XVI secolo sia quella di Antelmo Piaggio che il giudizio universale di Luca Cambiaso.

          affreschi santuario nostra signora delle grazie chiavari

          Santuario Nostra Signora di Montallegro

          Il Santuario si trova nell’omonima frazione di Rapallo a quota 612 m s.l.m., di cui la relativa Madonna è la patrona cittadina. La Chiesa fu edificata a ricordo dell’apparizione della Madonna al contadino Giovanni Chichizola il 2 luglio 1557. La Madonna lasciò al contadino una prezioso piccolo quadro d’origini bizantine a ricordo dell’apparizione. Nella chiesa si trovano preziose opere di Nicola Carlone, Luca Cambiaso ecc. tutte appartenenti al periodo del Barocco genovese. Nell’edificio si trova un ricco patrimonio di ex voto.

          santuario nostra signora di montallegro rapallo

          Vai alla Guida della Tappa 1

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